"... Tutto ebbe inizio nel 1473, quando a fronte di una spesa di 40.000 ducati dovuti a Galeazzo Maria Sforza, la città di Imola fu formalmente acquistata, per ordine del pontefice, dal vescovo Pietro Riario, che successivamente la donò al fratello Girolamo, insomma il solito affare di famiglia ..."
Da "Galeotto. L’ultimo vero signore di Faenza". capitolo 8, La Congiura De' Pazzi.
Nel 1473, Girolamo Riario, conte e nipote di papa Sisto IV, fu nominato signore di Imola, spodestando Taddeo Manfredi. Ma l'ottenimento di Imola fu solo l'inizio: in quegli anni Riario stava tessendo un ambizioso piano di egemonia sulla Romagna.
Il suo disegno politico mirava a estendere il controllo da Imola fino a Forlì e, potenzialmente, alla stessa Faenza, ponendo le basi per un dominio pontificio sempre più forte e accentrato nella regione.
Un progetto che avrebbe alterato profondamente gli equilibri della Romagna, accendendo rivalità e resistenze tra le famiglie signorili locali.